18 Lug. 14

Basta Con le “Ispezioni pazze” CON.TE. a Roma

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ROMA – Per una volta a spuntarla sono i più deboli. Dopo la denuncia del Messaggero, il fenomeno delle «ispezioni pazze» sulle caldaie si è risolto con una vittoria per i cittadini. I romani non saranno più costretti a pagare, sempre e comunque, il costo del controllo sulle emissioni inquinanti del proprio impianto di riscaldamento. Le obiezioni sollevate dalla Cna e dalle associazioni dei consumatori sono state accolte dal Comune. Il gestore del servizio (l’associazione temporanea di imprese Con.Te.) ha dovuto rivedere le modalità con cui ha operato dal 1° gennaio ad oggi, restringendo i casi in cui pretendeva dall’utente il pagamento di 90 euro per la verifica.

Dopo l’incontro di lunedì scorso, mercoledì i rappresentanti dell’assessorato ai Lavori pubblici e degli Impiantisti della Cna si sono seduti di nuovo allo stesso tavolo. Questa volta, però, c’erano anche i vertici di Con.Te. Sono stati esaminati tutti i casi sui quali era stata riscontrata una differente applicazione della normativa rispetto alla precedente gestione Acea. Per la prima accensione di un impianto, con Acea si era in regola per 4 anni, senza necessità di fare il bollino. Con.Te., invece, finora ha sanzionato chi quel bollino non ce l’aveva. Per venire incontro agli utenti, il Comune ha dato tempo fino al 31 maggio 2012 per comprare il tagliando (5,54 euro), evitando così di pagare i 90 euro della verifica.

Nel caso in cui il cittadino sia subentrato a un proprietario che non ha fatto la manutenzione o non gli ha lasciato in consegna la documentazione dell’impianto, non dovrà pagare il costo del controllo. Sarà sufficiente esibire ai tecnici Con.Te. il contratto d’acquisto o d’affitto e dimostrare di aver comprato il bollino per il quadriennio in corso. Riguardo poi i controlli retroattivi, dal 1° gennaio 2013 saranno ritenute regolarmente dichiarate le caldaie con i bollini relativi agli anni 2009, 2010, 2011 o 2012. E chi si ritrova ad aver utilizzato quest’anno un tagliando acquistato da Acea non dovrà pagare i famosi 90 euro della verifica, basterà sostituirlo con uno nuovo targato Con.Te., entro il 31 maggio 2013.

Una vittoria anche per la «signora Maria»: i tecnici del nuovo gestore non potranno più pretendere i 25 euro del «mancato appuntamento» se non trovano il mantello della caldaia smontato. «Il nostro intento – spiega Paolo Buttazzo, rappresentante legale di Con.Te. – è migliorare l’erogazione del servizio andando incontro alle esigenze dei consumatori»

Fonte: www.ilmessaggero.it